venerdì 12 giugno 2009

conosciamoci meglio (5) - CHRIS

Introduzione
Cristopher Capizzi è considerato uno dei migliori cestisti italiani, per questo è stato impiegato nel ruolo di scaldapanca titolare nei Golden State Warriors in NBA. In carriera ha giocato anche nelle file della Pallacanestro Gemonio, dove si divertiva ad abbattere i canestri a pallonate, ma nonostante tutto era il miglior marcatore della squadra, in quanto i suoi compagni erano impegnati a drogarsi e sodomizzarsi a vicenda. Date le circostanze, Capizzi iniziò a credere di essere veramente un giocatore di basket, quindi si dichiarò eleggibile al draft, seguendo le orme del suo idolo, il bolognese Marco Belinelli.
Gli inizi

Chris inizia la sua scintillante carriera nella squadra dell'oratorio delle Suore Orsoline di Casalbaroncolo quando a causa dell'assenza di tutte le guardie titolari (richiamate d'urgenza in caserma) si ritrovò a giocare dal primo minuto. I suoi compagni inizialmente pensarono si trattasse di una gara di palla avvelenata, quindi non appena il pallone arrivò a Capizzi, iniziarono a scappare per paura di essere colpiti. Chris, non sapendo cosa fare, iniziò a vagare alla ricerca di un cestino per poter buttare quel pallone inutile, peccato che l'unico che trovò era a più di tre metri d'altezza. Non appena quel pallone entrò nel cesto il tabellone cambiò numero e i giocatori della sua squadra iniziarono a capire lo scopo del gioco (restando scarsi comunque...). Nonostante la notevole altitudine del canestro, Cristopher riusciva a segnare con facilità grazie alla forza incredibile delle sue braccia che, nonostante avesse 6 anni, gli permettevano di guidare tutti i giorni il camion del fruttivendolo fino all'ortomercato. Queste sue incredibili doti lo convinsero a lasciare quella squadra di mentecatti per cercare fortuna in NBA.
L'NBA
Ormai pienamente convinto di essere un campione, decide di dichiararsi eleggibile per il draft dell'anno successivo, dove venne scelto dai Golden State Warriors. I commenti positivi degli espertoni di basket italiani si sprecarono, specialmente quando si riferivano all'allenatore dei Warriors, descrivendolo come un "amante degli europei". Tutto vero, peccato che:
- Lo stesso allenatore non fa MAI giocare più di 5 minuti a gara le sue matricole;
- Nei Warriors c'era un'infinità di giocatori che giocano nel suo stesso ruolo (guardia, quando non fa lo scaldapanca o lo sventola asciugamani)
- I Warriors quell'anno sono stati in corsa fino all'ultimo per un posto ai playoff, che motivo avevano di fare giocare una matricola, perdipiù bianca, perdipiù italiana, perdipiù di Gemonio?
Quindi Chris venne utilizzato inizialmente come fermacarte personale del GM dei Warriors, ma anche in quel ruolo la concorrenza era spietata, allora dovette ripiegare sul ruolo di scaldapanca. La sua prima stagione in NBA è terminata con 47 nanosecondi di media a partita; 0,0002 punti; 0,000009 assist e - 2 rimbalzi oltre alle sedicimila palle perse. L'anno successivo i Warriors lo scaricano per prendere al suo posto proprio il suo idolo Belinelli (proveniente dai San Francisco Hamburgers), facendo in modo che Chris non potesse coronare il suo sogno; deluso dal comportamento della franchigia americana il nostro eroe torna in Europa, forte della sua esperienza nei Pro statunitensi e del suo bagaglio tecnico rafforzato, dove si mette a furoreggiare nei campionati giovanili, accumulando record su record e tirando almeno 170 volte in un quarto (di cui almeno 130 da olte l'arco dei 6,25), con l'invidiabile media del 1,28% nelle triple e conducendo immancabilmente la sua squadra nella post season, il periodo dell'anno in cui tutti si mettono costume e infradito per andare al lago...
L'aver giocato nel dorato mondo dell'NBA non l'ha cambiato; adora ancora mangiare i panini dal lurido alla stazione e i suoi fans sanno sempre dove andarlo a cercare, al mitico campetto in asfalto, dove intavola infuocati 1 vs 1 contro i suoi peggiori avversari: i mulini a vento o i demoni oscuri prodotti dalla sua mente...
Curiosità e dichiarazioni
- Dopo aver sentito tutta la sua storia, la Adidas ha deciso di usarlo come testimonial al posto di Gilbert Arenas.
- Ogni estate, durante i tornei estivi, segna sempre 40 punti a partita, salvo poi riportare le sue medie ai soliti livelli in campionato.
- Il suo giocatore preferito è Marco Belinelli che, sconvolto dalla notizia, ha deciso di non tornare più a giocare in Italia per evitare di incontrarlo.
- Il suo procuratore Jolly Cembalo dice di lui: "Nonostante le numerose avance ricevute da molte aziende agricole locali che lo vorrebbero come mungitore di vacche, coach Garrison (famoso coreografo) non vuole rinunciare alla sua fenomenale guardia" (appunto sua personale guardia del corpo).
- dopo aver giocato un minuto nell'ultima partita di campionato ha dichiarato “ho conquistato l'America”.

siamo una multinazionale...

Perchè questo titolo, si chiederanno molti di voi? Ebbene, il mio compito è quello di rendere più chiaro che tipo di squadra siamo...eravamo partiti come un gruppo formato da 5/6 veterani e altettanti "giovanotti", poi tra infortuni e "fuitine" siamo di fatto diventati una squadra con più under che "vecchi"; poi a metà del girone di ritorno abbiamo fatto il primo acquisto "importante", ingaggiando (dal San Paolo) Marco "Dinho" Rovera, fromboliere brasiliano che guidava la classifica dei cannonieri del campionato carioca di streetball...di fatto non ha brillato come ci si aspettava, ma ha aiutato comunque nelle rotazioni, risultando quantomeno utile...Ora, finito il campionato al 3° posto, ci siamo buttati sul mercato dei comunitari e stiamo aspettando per settimana prossima l'arrivo in Italia di Andrea "Siska" Franzettiskauskas, giovane lungo lituano che nell'ultima Eurolega under 19 ha viaggiato a 9 rimbalzi di media...se a questo si aggiunge il play-guardia in prova dal Panatinaikos Nikola "Spanoulis" Cattaneo, raggiungiamo un organico che fa invidia al Montepaschi che domina il campionato italiano...